*Il prezzo si intende IVA inclusa
Descrizione
- Autore: Orlando Catalano
- Editore: Edizioni Librarie Internazionali
Premessa
C’è la Napoli più conosciuta, quella delle classiche vedute sul golfo, del Vesuvio più o meno fumante, del lungomare con Castel dell’Ovo in fondo, della piazza del Pebiscito restituita alla città, dei monumenti noti in tutto il mondo. È questa beninteso una Napoli autentica, che tutti amiamo e della quale andiamo orgogliosi. Tuttavia, non di rado, si tratta anche di una Napoli stereotipata, quasi un luogo comune del turismo, dal Grand Tour in poi, riecheggiato nelle gouaches, nelle cartoline, nelle canzoni tradizionali. C’è poi una Napoli meno nota al grande pubblico e, non di rado, agli stessi napoletani soprattutto quelli più giovani. È una Napoli più discreta, che non si fa notare da sola, prepotentemente, come la prima, ma che va cercata con maggiore pazienza, abbandonando i corsi, i viali, le piazze e avventurandosi lungo cavoni, cupe, salite, vicoli: si potrebbe sinteticamente dire lasciando l’asfalto per seguire il basolato. Sarà così possibile individuare traverse di cui, intenti alla guida della propria macchina, non ci si è mai accorti, riconoscere monumenti ai quali, nella frenesia della vita moderna, non si è mai posta la dovuta attenzione, cogliere dettagli di strade o di edifici mai notati in precedenza. Naturalmente, le due Napoli di cui parliamo non sono scisse tra loro, né tantomeno contrapposte. Esse sono invece indissolubilmente permeate l’una nell’altra, nel continuo divenire storico del tessuto urbano. Questi itinerari inconsueti, non turistici, da svolgere attraverso una Napoli “imprevista” ma intrisa di storia, di paesaggio, di fascino, sono stati pensati come invito ai napoletani ad abbandonare la pigrizia e riscoprire la propria città e, insieme con questa, le proprie radici. Una sorta di trekking urbano che è anche un’opera di sensibilizzazione, una spinta a vivere e conoscere Napoli in una maniera alternativa, più a misura d’uomo. Diciassette percorsi insoliti (bando alla superstizione!), frutto di una lunga ed assicuriamo sofferta selezione, che sono stati ideati per riscoprire angoli dimenticati o comunque meno noti della città. Diciassette itinerari per buoni camminatori, interessati ad ascoltare quello che le nostre strade raccontano, a riappropriarsi dei luoghi cittadini e della loro storia insediativa, sociale e culturale. Cogliere quindi la secolare sedimentazione storicoartistica, l’inestricabile stratificazione edilizia, la complessa e talora caotica vicenda urbanistica, l’enorme ricchezza che le passate generazioni hanno seminato e che oggi rischia quasi di scomparire nelle maglie fitte del tessuto urbano moderno ma, soprattutto, nella frenesia della vita attuale in cui non c’è tempo per soffermarsi sui dettagli. Inevitabilmente, il discorso, testuale e iconografico, si snoda non solo attraverso panorami mirabili e manufatti artistici di primo e primissimo piano ma anche in relazione ad aspetti più decadenti, talora squallidi, ma comunque parte di questa complessa città, dai troppi volti per essere una metropoli nel senso moderno e universale del termine ma da amare per quello che è. Non quindi un amarcord, un’operazione nostalgica, un “com’eravamo”, bensì una riscoperta di ciò che in realtà è presente nella città attuale ma che, spesse volte, ha bisogno di essere rivitalizzato, rischiando altrimenti di scomparire nel caos del paesaggio urbano contemporaneo e della vita moderna. Istruzioni per l'uso
La maggior parte degli itinerari descritti è di tipo lineare, con un punto di partenza ed una conclusione. Alcuni sono invece di tipo circolare, con un ritorno finale al punto d’inizio. Altri, infine, mirano all’esplorazione di aspetti localizzati in parti diverse della città ma uniti da un fil rouge: possiamo definirli itinerari tematici, passeggiate a raggio più breve delle altre, mirate alla conoscenza di specifici aspetti. Chiaramente, alcuni percorsi possono essere combinati tra loro, avendo punto di arrivo e punto di partenza praticamente coincidenti. All’inizio di ogni itinerario sono riportati alcuni parametri generali. Il parametro “Durata” va riferito ad una velocità idonea a una passeggiata, lento pede, e non è comprensivo del tempo dedicato ad eventuali visite dei luoghi d’interesse presenti lungo l’itinerario. La “Distanza” da percorrere è indicata come kilometraggio di massima. La “Altitudine” riporta la massima e la minima altezza presente lungo la passeggiata, espressa in metri sul livello del mare, e la pendenza massima, espressa in percentuale (dati ottenuti dal sito: http://paooolino.altervista.org/). La “Modalità” indica se il percorso è interamente a piedi, come è per la maggior parte dei casi, o se comprende parti da effettuare con un mezzo di trasporto. Le faccine di color rosso del parametro “Panorama” si riferiscono alla bellezza e ampiezza della vista che si può osservare lungo tutto o parte del percorso. Le faccine di color rosso della voce “Interesse antropologico” si riferiscono agli insediamenti ed all’ambiente umano che vengono attraversati lungo l’itinerario, mentre quelle del parametro “Interesse artistico” corrispondono alla qualità delle opere d’arte, soprattutto di tipo architettonico, che si inseriscono nel tessuto urbano e che, chiaramente, è possibile decidere di visitare. Le faccine della “Difficoltà” si riferiscono ai problemi che presentano le strade percorse, in relazione soprattutto alla presenza di scale, più o meno ripide, ed alla sconnessione o assenza della pavimentazione. Il concetto di “Pericolo”, infine, è da intendersi in senso lato, sia rispetto appunto ad una sconnessione del fondo stradale, sia al passaggio frequente di automezzi in assenza di marciapiedi, sia in riferimento alla microcriminalità. Nel corredo iconografico di ogni itinerario, alla fine della descrizione in dettaglio del percorso, sono incorporate una o più illustrazioni cartografiche ed una o più ortofotografie satellitari. In queste illustrazioni, ottenute da Google Maps (https://maps.google.it), l’itinerario è tracciato in rosso. Le frecce vi indicano la direzione suggerita. Le eventuali brevi porzioni punteggiate del tracciato corrispondono a sottopassaggi. Inevitabilmente, per l’impostazione stessa del testo, saranno presenti delle imprecisioni e, soprattutto, delle cose soggette a cambiamento, che, effettivamente presenti nel momento in cui l’opera è stata redatta, potrebbero non essere più vere quando il Lettore andrà a ricercare. Confidiamo nell’indulgenza del Lettore medesimo.
Itinerari
Itinerario 1. Parco Carelli: tra tufo e mattoni da via Petrarca a largo Sermoneta
Itinerario 2. Le Due Porte all’Arenella: dalla Zona Ospedaliera a via Salvator Rosa
Itinerario 3. Soccavo: da via Pigna a via Cintia
Itinerario 4. I Ponti Rossi: dalla reggia di Capodimonte a piazza Carlo III
Itinerario 5. Le Rampe di S. Antonio: da via Manzoni a piazza Sannazaro
Itinerario 6. La prima tangenziale di Napoli: corso Vittorio Emanuele
Itinerario 7. Bagnoli: da piazzale Tecchio al Pontile Nord
Itinerario 8. Via Carlo De Marco: un rione primo ’900 all’Arenaccia
Itinerario 9. Il borgo di S. Antonio Abate: da piazza Carlo III a Porta Capuana
Itinerario 10. Vasci’ â Sanitá tra sacro e profano. Vergini, Sanità e Fontanelle
Itinerario 11. Vergini, Moiariello, Veterinaria: da via Foria alla reggia di Capodimonte e ritorno
Itinerario 12. L’interno del porto: dal Molosiglio al Ponte della Maddalena
Itinerario 13. La Napoli dei viaggiatori e dei forestieri: da via Nazario Sauro alla Rotonda Diaz
Itinerario 14. ’Ncoppa ’e Quartiere: da piazza Carità a via Chiaia lungo i Q.S.
Itinerario 15. Le Pedamentine I. Da via Belvedere alla Torretta, lungo Calata S. Francesco
Itinerario 16. Le Pedamentine II. Da S. Maria Apparente al Petraio alla Pedamentina di S. Martino
Itinerario 17. I Casali di Posillipo: da Porta Posillipo a Marechiaro LEGGI LE RECENSIONI
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